Teatro Alla Scala di Milano

Uno scambio tra Visconti

Palco di proscenio, I ordine, settore sinistro
9
Uomini
1
Donne
8
Nobili
2
Patrioti
2
Benefattori
2
Professionisti
1
Militari
3
Funzionari

Il palco di proscenio sinistro, ancor prima della costruzione della Scala, appartiene al Regio Ducal Senatore Filippo Muttoni Visconti, Magistrato Camerale di Milano; nel proprio testamento il senatore Filippo nomina erede universale l’altro suo fratello, Paolo Muttoni,“con la condizione che egli debba essere semplice usufruttuario, sostituendo a lui eredi universali i suoi figli maschi legittimi e morendo egli senza figli, i figli di Donna Paola Muttoni, moglie del senatore Assandri”. Il 10 ottobre 1777 abbiamo notizia dell’“Istromento rogato dal Notaio Agostino Perrocchio” (di vendita e di cambio) col quale gli Esecutori dell’eredità Muttoni cedono al marchese Pompeo Litta <1.> il palco posto “nel nuovo teatro grande sul proscenio in prima fila entrando, a mano sinistra, di ragione dell’eredità”, dietro la cessione del palco n° 6 in terza fila alla dritta entrando, di proprietà del Marchese Litta, più la somma di zecchini gigliati 800.
Dopo questo scambio di palchi e zecchini Paolo Muttoni, usufruttuario, compare nelle fonti solo nel 1779: il palco di proscenio apparterrà sino al 1902 ai Litta Visconti Arese, influente e ricca casata milanese di patrizia nobiltà.
Primo proprietario è Pompeo <1.> (1727-1797), Real Ciambellano e Consigliere Intimo di Stato. Sposato con Elisabetta Visconti di Borromeo, avrà da quest’ultima numerosi figli e tra loro: Antonio <1.>, Maria - l’«inclita Nice» dell’ode pariniana, Claudia, dama d’onore dell’arciduchessa Maria Beatrice e consorte del marchese Ferdinando Cusani (1737-1816) utente del palco nel 1809 e nel 1810: di lui le cronache narrano che “visse con fasto principesco”.
Dal 1813 al 1821, le Guide milanesi attribuiscono il palco di proscenio al figlio maschio di Pompeo, il conte Antonio Litta Visconti Arese <1.> (1748-1820). Creato duca e nominato Gran Ciambellano del Regno d’Italia da Napoleone Bonaparte, è noto come “il cittadino milanese più ricco del suo tempo”.
Dal 1823, il palco passa al nipote di Antonio, figlio di suo fratello Alfonso, il duca Pompeo <2.> (1785-1835), coniugato in prime nozze con la principessa Elena Albani e in seconde con la duchessa Camilla Lomellini Tabarca . Alla morte del duca Pompeo <2.> il palco rimane nella disponibilità degli eredi fino al 1845. Dall’anno successivo la proprietà passa al figlio di Pompeo <2.> e di Camilla Lomellini Tabarca, il duca Antonio Litta Visconti Arese <2.> (1819-1866). Capitano dell’esercito Sardo, coniugato con Giuseppina Prior (1823-1901), figlia di una nobile famiglia lombarda. Alla morte del duca Antonio <2.> il palco passa agli eredi e Giuseppina Prior ne rimarrà usufruttuaria fino alla morte.
Solo nel 1903 il palco esce dall´orbita dei Litta Visconti Arese, passando al marchese Oberto Gentile e soci. Figlio di Pietro Luigi Gentile e di Carolina Guicciardi, riconosciuto marchese il 14 febbraio 1899, rimarrà comproprietario con i soci fino al 1920, anno nel quale il Comune di Milano inizia l´esproprio dei palchi e si costituisce l´Ente autonomo Teatro alla Scala.

Maurizio Tassoni (M.T.)

Proprietari