Teatro Alla Scala di Milano

Banchieri e committenti di illustri architetti

Palco n° 12, III ordine, settore destro
8
Uomini
6
Nobili
1
Imprenditori
1
Benefattori
1
Funzionari

Il palco vide come primo proprietario Giulio Cesare Busti, banchiere milanese, il quale aveva fondato nel 1766 il banco Monte Busti. Gli succedette il figlio Cristoforo (1768-1843) insieme ai fratelli; appare il loro nome dal 1790 per i due anni successivi. Cristoforo era Cavaliere dell’Ordine della Corona di Ferro, membro del Governo Camerale e della Legion d’onore, giudice della Corte dei conti, nominato barone da Napoleone nel 1809, anno in cui acquisì un nuovo palco, il n° 12 del I ordine destro.
Dal 1793 entrò nella storia dei palchettisti la famiglia Perego di Cremnago, con i suoi componenti appassionati d’arte e noti committenti dei grandi architetti del tempo. La Villa di Cremnago fu opera di Giuseppe Piermarini progettista del Teatro alla Scala. Nell’anno dell’apertura del teatro milanese, il 1778, la famiglia Perego, che abitava in via Borgonuovo, venne in possesso degli orti del soppresso monastero di Sant’Erasmo retrostanti al loro palazzo: decisero così di di far disegnare da Luigi Canonica un giardino dai viali squadrati in stile italiano-francese, con una grande serra neogotica e una peschiera al centro. Ma le mode cambiano: oggi si può ammirare infatti il giardino in stile inglese, ideato da Luigi Villoresi architetto napoleonico. A desiderare il rinnovo dei giardini fu Luigi <1.> Perego (1766-1832), figlio di Gaetano e di Antonia Bressi, il primo palchettista della famiglia; egli sposò nel 1792 Cristina De Capitani di Vimercate, da cui ebbe tre figli: Antonia, coniugata con il nobile Siro de Pietri, palchettista del II ordine destro (palchi n° 3 e n° 15 dal 1821 al 1839), Giuseppa e Gaetano (1807-1875), che avrebbe ereditato il palco paterno. Gaetano Perego nel 1839 sposò Maria Durini, figlia di Antonio conte di Monza e di Giuseppina dei Conti Casati. Gaetano ottenne il titolo di Nobile dell’Impero austriaco con Sovrana Risoluzione nel 1838; nonostante la famiglia numerosa, non si risparmiò nell’aiutare gli altri ed è ricordato come benefattore. Gaetano e Maria ebbero cinque figli: Cristina, Antonio, sposato con Ippolita Barbiano di Belgiojoso, Ercole, Giuseppina, sposata con il Conte Giulio Venino, figlio di un palchettista (Pietro) del I ordine sinistro (palco n° 13, 1837).
Al primogenito Luigi <2.> (1840-1903) fu destinato il palco dal 1878. Egli nel 1895 sposò Maria Luisa Zineroni, la quale, rimasta vedova a inizio secolo, prese nuovamente marito; per rimanere in famiglia, sposò un parente della cognata Giuseppina, il conte Gaetano Venino, senatore del Regno. A ereditare il palco sono i tre figli di primo letto, Gaetano (1897-1945), Luigi <3.> (1898-1993) e Antonio (1903-1991), titolari fino al 1920, anno in cui iniziò l´esproprio dei palchi privati da parte del Comune di Milano e si costituì l´Ente autonomo Teatro alla Scala.

Creusa Suardi (C.S.)

Proprietari