Il palco dei Serbelloni
Primo proprietario del palco fu Gian Galeazzo Serbelloni (1744-1802), figlio di Gabrio e di Maria Vittoria Ottoboni, che durante l’infanzia ebbe come precettore Giuseppe Parini e alla morte del padre ottenne il titolo di Duca e intraprese la carriera militare e amministrativa. Nel 1771 Gian Galeazzo sposò Teresa Castelbarco Visconti di Simonetta (1753-1821) da cui ebbe una sola figlia, Maria Luigia (1772-1849), coniugata nel 1789 con il marchese Lodovico Busca Arconati Visconti (a questa famiglia apparteneva il palco n° 5, I ordine sinistro). Nel 1775 fu nominato Sovrintendente generale della Milizia milanese e rimase in carica per una ventina di anni circa. Nell’aprile del 1796, per far fronte all’avanzata del giovane generale Napoleone Bonaparte durante la Campagna d’Italia, gli fu affidato il controllo delle forze cittadine. Gian Galeazzo però si schierò subito dalla parte degli invasori e accolse Napoleone convinto che questi avrebbe restituito a Milano l’indipendenza dagli austriaci. Divenne dunque ambasciatore in Francia del capoluogo lombardo ed ebbe tale considerazione da parte di Bonaparte che gli fu concesso di scortarne sino a Milano la moglie Joséphine Beauharnais in visita in Lombardia. Già Presidente della municipalità, nel luglio del 1797 divenne Presidente del Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina. Fu sepolto nella cappella di famiglia a Gorgonzola, dove era feudatario, imponendo per testamento la costruzione di una chiesa e di un ospedale.
Il titolo ducale passò dunque al fratello minore Alessandro Serbelloni (1745-1826), che ottenne anche il palco scaligero in condivisione con il faccendiere-caffettiere
Dal 1856 al 1865 il palco appartenne a Lodovico Paolo Busca Arconati Visconti, il figlio naturale di Carlo Ignazio avuto da una relazione con l’inglese Maria Bridgetower, al secolo Mary Lee Lecke, moglie del violinista mulatto George. Lodovico fu legittimato a ventitré anni e nominato erede dal padre; sposò nel 1852 la triestina Clementina Lazarich, di origine ungherese, dalla quale ebbe ben sei figlie femmine. L’unico maschio morì, assieme alla madre, durante il parto, nel 1863, lasciando solo e disperato Lodovico Paolo che due anni dopo si suicidò.
Per lunghi anni il palco rimase giacente in eredità finché nel 1879 verrà intestato alla secondogenita di Lodovico Paolo, Luigia (1855-1928); nel 1873, Luigia aveva sposato il conte Pietro Sormani Andreani Verri (1849-1934) sancendo così l’unione di due importanti e antiche famiglie, protagoniste della storia di Milano: il Palazzo Serbelloni è ancor oggi sede prestigiosa del Circolo della Stampa, il palazzo Sormani è sede della Biblioteca comunale. Il senatore Pietro fu a lungo presidente della Casa di riposo “Giuseppe Verdi” dal 1909 sino alla morte.
Il palco rimarrà a Luigia Busca Arconati Visconti in Sormani Andreani Verri sino al 1920, quando il Comune acquisì la proprietà dei palchi e si costituì l´Ente autonomo Teatro alla Scala.
Lorenzo Paparazzo (L.P.)
Proprietari
- Borrani, Giuseppe Antonio ImprenditoriImprenditori1809
- Busca Arconati Visconti, Lodovico Paolo NobiliNobili1852|1856-1878
- Busca Arconati Visconti Serbelloni, Maria Luigia NobiliNobili1813-1815|1817-1848
- Serbelloni, Fabrizio NobiliNobili1790-1792
- Serbelloni, Ferdinando NobiliNobili1829|1833-1843
- Serbelloni, Gian Galeazzo Nobili, BenefattoriNobili, Benefattori1778-1784|1787-1796
- Serbelloni, Marco NobiliNobili1791-1792
- Serbelloni Sfondrati, Alessandro NobiliNobili1790-1792|1795-1796|1809-1810|1813-1815|1817-1828|1830-1832
- Sormani Andreani Verri Busca Arconati Visconti, Luigia NobiliNobili1879-1881|1884-1920
- Sormani Andreani Verri, Pietro Nobili, ImprenditoriNobili, Imprenditori1882-1883