Dai Litta ai Visconti di Modrone
Nel 1778 il palco appartiene al conte Francesco Litta, discendente da una delle più antiche famiglie cittadine, nobili sin dal 1258, al tempo del ducato di Milano.
Come spesso succede nelle famiglie nobili, i rami si staccano dal tronco principale e nascono denominazioni varie e complicate: così i Litta si divisero in: Litta Visconti Arese (uno di loro, Bartolomeo, fece edificare nel Seicento il palazzo di corso Magenta con il teatro annesso, ancor oggi attivo); i Litta Modignani; i Litta Biumi. Il conte Francesco Litta sposò Angela Biumi nel 1739 e assunse i due cognomi; nel 1794 il palco fu ereditato dal figlio Carlo Litta Biumi e nel 1813 passò a sua moglie, contessa Antonia Litta Biumi Brentani.
Nella parentesi francese, nel 1809-1810, utente del palco è Rosalba Borroni Lamberti, che i maligni volevano amante di Leopoldo II durante il suo soggiorno a Milano.
Dopo anni di comproprietà Litta Biumi e Paolo Bertarelli negli anni Quaranta si inserisce nella storia del palco il duca Uberto Visconti di Modrone, che compra metà proprietà nel 1843, cosicché nel 1844 troviamo con lui la nobile Marietta Litta Biumi vedova Vimercati, il conte Pompeo Litta Biumi e suo fratello Antonio, entrambi figli di Carlo e Antonia Litta Biumi, precedenti proprietari.
Pompeo (1781-1852) sarà il famoso genealogista che scriverà la Storia delle 113 famiglie celebri italiane permettendo così di far luce sul patriziato e le sue origini.
Dopo l’Unità d´Italia, il palco passa nel 1871 interamente al figlio di Uberto <1.> conte Luigi Visconti di Modrone e nel 1886 all´altro figlio Guido, importante imprenditore e poi presidente dello stabilimento tessile Visconti di Modrone di Vaprio d’Adda. Agli albori del XX secolo, nel 1906, il palco passa al figlio di Guido e Ida Renzi Giuseppe Visconti di Modrone (1879-1941), gentiluomo di Corte della Regina Elena di Savoia, imprenditore e personaggio dagli eclettici interessi. Giuseppe è noto anche per essere stato il padre del regista Luchino Visconti e della Medaglia d’Argento al Valor Militare Guido Visconti di Modrone. Il 10 novembre 1900 Giuseppe si unì in matrimonio con Carla Erba, nipote dell’industriale farmaceutico Carlo. Fin da giovane appassionato di letteratura e melodramma, Giuseppe entra nel Consiglio d’amministrazione del Teatro alla Scala. Dal 1914 prende in gestione il Teatro Manzoni, creando una compagnia teatrale insieme al drammaturgo Marco Praga (1862-1929). Dal 1914 al 1919 è presidente dell’Inter. A lui, coadiuvato dall’architetto Alfredo Campanili, si deve l’importante realizzazione del borgo neo-medioevale di Grazzano: il “finto” borgo venne ribattezzato da Vittorio Emanuele III Grazzano Visconti e, nel 1937, Giuseppe ricevette il titolo di duca.
Egli chiude la storia del palco nel 1920, anno in cui si crea l’Ente autonomo Teatro alla Scala e il Comune di Milano inizia l´esproprio dei palchi.
Pinuccia Carrer (P.C.)
Proprietari
- Bertarelli, Carlo ProfessionistiProfessionisti1836
- Bertarelli, Paolo 1837-1843
- Bertarelli, Pasquale ImprenditoriImprenditori1824-1829
- Lamberti Borroni, Rosalba 1809-1810
- Litta Biumi, Antonio NobiliNobili1837-1848|1856-1862
- Litta Biumi Brentano, Antonia NobiliNobili1796|1813-1815|1817-1836
- Litta Biumi, Carlo Matteo NobiliNobili1787-1796
- Litta Biumi, Pompeo Nobili, MilitariNobili, Militari1837-1848|1856-1862
- Litta, Francesco NobiliNobili1778-1784
- Vimercati Litta Biumi, Marietta NobiliNobili1844-1848
- Visconti di Modrone, Giuseppe Nobili, Imprenditori, BenefattoriNobili, Imprenditori, Benefattori1908-1920
- Visconti di Modrone, Guido Nobili, BenefattoriNobili, Benefattori1885-1907
- Visconti di Modrone, Luigi NobiliNobili1862-1884
- Visconti di Modrone, Uberto <1.> NobiliNobili1844-1848|1852|1856-1861